L'arte della menzogna politica by Jonathan Swift

L'arte della menzogna politica by Jonathan Swift

autore:Jonathan Swift [Swift, Jonathan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: letteratura, classici, satira
ISBN: 9788897140177
editore: Alphaville Edizioni Digitali
pubblicato: 2011-01-09T16:00:00+00:00


Note

(1) Ovidio, Metamorfosi, XII, 56-61.

(2) In realtà Milton, nel Paradiso perduto, la colloca a nord, ma qui la provincia è occidentale, in quanto si allude all’Irlanda. Il diavolo cacciato dal Paradiso è Thomas Wharton (1648-1715), politico whig caduto in disgrazia al momento dell’ascesa al trono della regina Anna (1702), e Lord luogotenente d’Irlanda dal 1708 al 1710, nonché frequente bersaglio – con non poche ragioni – degli strali di Swift. Le “tre parti” sono i tre regni che andarono a comporre la Gran Bretagna: Inghilterra, Scozia e Irlanda. Questo saggio scritto da Swift è del novembre del 1710.

(3) Cioè, secondo Swift, nel periodo di predominio del partito whig, che durò dall’inizio degli anni Novanta del Seicento fino al 1710, quando la regina Anna formò un governo presieduto da Tories.

(4) Virgilio, nell’Eneide.

(5) Decisamente, i finanzieri non erano amati da Swift. Il mondo della finanza e del commercio inglese aveva la propria sponda politica nel partito whig.

(6) Il simbolo araldico della monarchia francese. S’intende: con la menzogna, i Whigs gettano sugli avversari politici l’insinuazione di simpatizzare per la Francia (o peggio). Durante la guerra di successione spagnola i Tories furono il partito incline a spingere per le trattative di pace con Francia e Spagna.

(7) Ovvero di essere dei cattolici papisti. La triplice corona è la tiara pontificia.

(8) Il vicolo dove aveva sede la Borsa di Londra, la London Stock Exchange.

(9) Il riferimento è sempre a Thomas Wharton.

(10) Si allude alla vicenda di Thomas Osborne (1631-1712), conte di Danby e duca di Leeds. Ministro di Carlo II, per aver scelto William Temple come segretario di stato invece che Charles Montagu, nel 1679 cadde vittima di una congiura ordita da quest’ultimo d’intesa coi francesi e fu imprigionato. Riabilitato da Giacomo II, nondimeno fu tra i promotori della Rivoluzione del 1688. Tornato a corte con Guglielmo III d’Orange, ebbe frizioni continue con la fazione dei whigs, che nel 1695 montò contro di lui un’accusa di giacobitismo (cioè di esser fautore del ritorno al trono degli Stuart cattolici).

(11) Cioè gli iniziati.

(12) L’autore.

(13) La “Gloriosa rivoluzione” del 1688 che depose Giacomo II Stuart sostituendolo con la figlia Maria e il marito Guglielmo III d’Orange.

(14) Intende la guerra di Successione spagnola (1701-1714), combattuta dall’Inghilterra contro la Francia sul continente europeo.

(15) L’Artista della menzogna.

(16) Il Bene utile, il Bene dolce, e il Bene onorevole.

(17) Dove hanno sede le istituzioni politiche del regno.

(18) Nel senso di “domestica”. Qui l’aggettivo è inteso col significato originario che gli attribuivano gli antichi greci e romani, vale a dire in riferimento all’amministrazione della propria casa e dei propri beni.

(19) In latino, “dicerie”.

(20) In latino, “libelli infamanti”.

(21) In latino, “cioè”, “vale a dire”.

(22) “Pubblico” nel senso latino del termine, cioè relativo a qualcosa che riguarda la res publica.

(23) Altra allusione alla guerra di Successione spagnola. Nella battaglia di Wijnendale (1708), gli inglesi comandati da John Richmond Webb sconfissero un contingente francese. Il comandante in capo inglese, il Duca di Marlborough, un Whig, per ragioni politiche (Webb era un Tory) fece accreditare l’impresa a un altro ufficiale inglese, William Cadogan (Whig anch’egli).



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